BONUS BICI: IL CLICK DAY E’ UN FLOP DAY.

0 di Angelo Grieco


Oggi e’ partito il Click day del rimborso del Bonus Bici. La mattinata e’ stata una vera e propria catastofe, con il sito in crack gia’ pochi minuti dopo l’ apertura, con persone che galleggiavano in una sala d’ attesa virtuale, in code superiori ai 600mila utenti.

Sono subito apparsi centinaia di sfotto’ e lamentele sul web ma anche vere e proprie accese critiche al Ministero dell’ Economia e a Poste italiane, i due pilastri del servizio, presi di mira dagli utenti. Questi ultimi hanno durante il corso della giornata rilasciato delle dichiarazioni che scopriremo tra poco.
Prima di approfondire e scoprire come e’ andata la situazione nel pomeriggio, una veloce ripassata.
Il Governo mesi addietro varo’ una bella iniziativa: avere la possibilita’ di essere rimborsati una percentuale della spesa per l’ acquisto di alcuni beni e servizi ben definiti.Molti italiani hanno interpretato questa possibilita’come una appetitosa opportunita’ e in tanti non se la sono fatta scappare.
Il rimborso previsto e’ del 60% della spesa, con un massimale di 500 euro e da richiedere muniti di documento di prova. La finestra temporale si e’ aperta il 4 maggio 2020 e durera’ fino al 31 dicembre.
Oggetto del rimborso sono le spese sostenute per acquistare un oggetto tra:

  • una bicicletta (anche usata), sia normale che a pedalata assistita,
  • veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica (ad es. monopattini, hoverboard e segway)
  • l’utilizzo di servizi di mobilità condivisa a uso individuale esclusi quelli mediante autovetture ( Bike e scooter sharing).
    Chi ha acquistato fino a ieri, puo’ chiedere il rimborso attraverso un sito o una App, che sono operativi da stamane. Da oggi, quindi, e’ possibile richiederlo collegandosi al sito ww.bonusmobilita.it o alla App: Bonus Mobilita’. Oggi ,3 novembre 2020 e’ quindi, il click day, il giorno dal quale, muniti di fattura o di scontrino parlante bisogna accedere al sito o all’ App per richiedere il cosiddetto bonus bici.
    Alle 9, come dicevamo in apertura, la catastrofe: il sito era gia’ in crack. Le cose non sono migliorate di molto durante il corso della giornata e il click day si e’ cosi’ trasformato pian piano in un Flop Day.
    Al momento, nel pomeriggio inoltrato, le cose non sembrano essere cambiate. Collegandosi al sito si accede in sala d’ attesa virtuale dove il numero di persone da attendere e’ sempre molto elevato. Ricordiamo che il tutto deve poi essere eseguito in 20 minuti(camera d’ attesa e compilazione dei moduli per il rimborso), scaduti i quali, si ritorna in coda alla fila. Un tempo breve visto il numero di accessi e di persone.
    Molti non riescono, sia per il termine del tempo che per problemi con lo Spid. Sono ancora molti i tweet di chi protesta e rimarca il disservizio. Tante le persone che si chiedevano come fosse possibile che in cinque mesi non si sia riusciti a mettere in essere un servizio operante.
    Le due societa’ messe nel mirino dalle critiche sono Sogei, (la societa’ del Ministero dell’ Economia, che gestisce la piattaforma del sito) e Poste Italiane (per lo SPID), che non hanno fatto mancare la loro voce dopo le critiche mosse dagli utenti : secondo Sogei sono stati attribuii gia’ oltre 20mila rimborsi ( alle 17) e le cose andranno via via molto meglio. Il ministro e’ poi intervenuto mettendo a tacere le voci che circolavano di una mancanza fondi, rassicurando che i fondi ci saranno per tutti e ha assicurato che nei prossimi giorni tutto si risolvera’ per il meglio dando la colpa al numero elevato di accessi e ad un disservizio.